La formazione dei tumori alla prostata può essere in qualche modo collegato all’acqua del rubinetto: lo studio shock pare non lasciare dubbi.
Ad avere condotto questo lungo studio, sono stati un gruppo di ricercatori spagnoli seguendo appunto l’aumento delle diagnosi che hanno a che fare con il tumore alla prostata di questi ultimi anni, pare infatti che uno dei fattori principali potrebbe essere proprio l’acqua del rubinetto.
Pare infatti che siano tantissime le persone che la bevono, magari senza sapere la quantità di nitrato presente al suo interno, lo stesso che se ingerito in età adulta può rivelarsi davvero determinante per favorire la formazione di questo problema, non da poco.
A questa conclusione, come detto prima, è arrivato il Barcelona Institute for Global Health (ISGlobal), centro promosso dalla Fondazione la Caixa, i cui risultati sono stati poi resi noti grazie alla pubblicazione su Environmental Health Perspectives. Ma approfondiamo il discorso.
Tumore alla prostata, il nitrato presente nell’acqua lo può provocare
Insomma pare proprio che non ci sia alcun dubbio in merito alla questione, lo studio poco prima citato è stato portato avanti proprio con lo scopo di capire se potesse davvero esistere una relazione tra l’assunzione di nitrati attraverso l’acqua potabile del rubinetto e il tumore alla prostata.
A sottolineare ancora di più questo particolare è stata Cristina Vialneuva, ricercatrice, che nella sua intervista per IsGlobal ha ammesso: “Il nitrato è un composto che fa parte della natura, ma ne abbiamo alterato il ciclo naturale”. E quindi adesso il secondo step è quello di capire come l’esposizione molto prolungata ai nitrati possa, in età adulta favorire la formazione dei tumori nelle persone. Discorso diverso è invece quello che riguarda i THM, questi secondo quanto si legge su Libero sono invece: “Sottoprodotti della disinfezione dell’acqua, ossia composti chimici che si formano dopo aver disinfettato l’acqua per il consumo, in primis con il coloro. I THM possono essere anche inalati e assorbiti attraverso la pelle, per esempio facendo la doccia”.
Quindi, per essere ancora più precisi, dallo studio in questione è venuto fuori che la maggior parte delle persone che hanno assunto il nitrato attraverso l’acqua potabile e per essere precisi più di 14 milligrammi al giorno in media per l’intera vita, hanno tragicamente aumentano di 1,6 volte il rischio di contrarre un tumore alla prostata. Si tratta insomma di una vera accortezza che da questo momento in poi è il caso di seguire e su cui prestare davvero molta attenzione.