Notifica degli atti, nuove tariffe: quanto pagano i cittadini

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha pubblicato un decreto il 14 aprile 2023, che ha aggiornato le tariffe per la notifica degli atti impositivi, dei solleciti di pagamento e di contestazione delle sanzioni emanati dagli enti locali e dai concessionari affidatari del servizio di accertamento e riscossione

Il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 14 aprile 2023, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 29 aprile, ha aggiornato il tariffario per la notifica degli atti impositivi, di contestazione delle sanzioni e solleciti di pagamento emanati dagli enti locali e dai concessionari affidatari del servizio di accertamento e riscossione. Il costo delle spese di notifica è a carico del contribuente, e con il nuovo decreto, le spese sono stabilite in modo forfettario e cambiano in base al mezzo utilizzato per la notifica.

Avvisi di notifica
Avvisi di notifica, cambiano le tariffe (Ansa) – Notizie.com

Le tariffe per le spese di notifica degli atti impositivi, atti di accertamento, solleciti di pagamento e atti di ricorso a sanzioni notificati dalle amministrazioni locali o dai concessionari sono le seguenti:

  • raccomandata con avviso di ricevimento: 7,83 euro;
  • raccomandata semplice: 6,51 euro;
  • posta elettronica certificata: 2 euro;
  • posta elettronica ordinaria: 1,33 euro;
  • avvisi ai contribuenti: 11,55 euro;
  • notifiche eseguite all’estero: 12,19 euro.

Fissate le spese anche per le procedure esecutive

Le amministrazioni locali possono scegliere il mezzo di notifica in base alla procedura prevista per gli atti giudiziari caratterizzati da busta verde. La forma semplificata di notifica meno costosa deve essere utilizzata, garantendo al tempo stesso una veloce realizzazione del credito fiscale. In caso di utilizzo del servizio postale ordinario, l’amministrazione deve comunque dimostrare di avere consegnato correttamente il plico al destinatario o al consegnatario.

Equitalia
La sede di Equitalia (Ansa) – Notizie.com

Il decreto del MEF ha anche fissato le spese per le procedure esecutive, come il pignoramento mobiliare, il pignoramento presso terzi, il pignoramento immobiliare o di mobili registrati, e l’istanza di insinuazione al passivo, le cui tariffe sono indicate nel decreto stesso. Le spese per le procedure esecutive sono rispettivamente di 26 euro, 28 euro e 248 euro. Eccole tutte nel dettaglio:

  • pignoramento mobiliare: 26 euro;
  • pignoramento presso terzi: 28 euro;
  • pignoramento immobiliare o di mobili registrati: 248 euro;
  • Istanza di insinuazione nelle procedure concorsuali: 212 euro;
  • incanto mobiliare: 13 euro;
  • incanto immobiliare: 57 euro;
  • vendita a trattativa privata: 17 euro;
  • Iscrizione di causa a ruolo: 11 euro;
  • singola udienza davanti al giudice: 57 euro;
  • progetto di attribuzione del ricavato: 38 euro;
  • richiesta di registrazione: 11 euro;
  • asporto per procedure eseguite nell’aggregato urbano: 35 euro;
  • asporto per procedure eseguite al di fuori dell’aggregato urbano: 57 euro.
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