Esiste un modo veloce e sicuro per sapere quali sono i vaccini che ho fatto nel corso della mia vita? Scopriamolo.
Quante volte sarà capitato di volere sapere con certezza quali fossero i vaccini che nel corso della vita erano già stati fatti, fin da piccoli ad oggi e non sapere proprio come fare per avere queste informazioni.
Ebbene, il modo più veloce e sicuro per potere sapere tutto è quello di accedere al nostro libretto vaccinale, cosa che in linea di massima si può fare tramite il proprio Fascicolo sanitario elettronico, che può essere consultato anche dagli operatori dei servizi sanitari della regione di residenza.
Quello che però rende tutto più complicato è il fatto che al momento, questo documento non è disponibile in tutte le regioni, anche se lo dovrà essere entro e non oltre il 2026, cosi come prevede il Pnrr: “Se, invece, per motivi di lavoro, studio o turismo ci troviamo in una regione diversa da quella di residenza e abbiamo bisogno di assistenza ma non siamo in grado di accedere al nostro Fascicolo sanitario elettronico (perché non abbiamo le credenziali o siamo impossibilitati dalle condizioni di salute), il medico della struttura sanitaria a cui ci rivolgiamo per adesso non può accedere direttamente ai nostri certificati vaccinali” cosi si legge sul Corriere.it.
Vaccino, per saperne di più serve consultare il Fascicolo sanitario
Quindi per capirci meglio per potere sapere quali sono i vaccini che abbiamo fatto nel corso della nostra vita si deve consultare il fascicolo sanitario della nostra regione di residenza, eppure la questione potrebbe essere più complicata di cosi.
“La consultazione in tempo reale da parte dell’operatore sanitario del diario vaccinale e di tutti gli altri dati clinici del paziente extraregionale potrà essere assicurata attraverso l’interoperabilità tra i sistemi regionali del Fascicolo sanitario elettronico” ha detto Serena Battilomo, direttrice del Sistema informativo sanitario nazionale del ministero della Salute.
Eppure, al momento l’opzione di potere traferire i dati da una regione ad un’altra è quasi del tutto assente e quindi nel caso in cui non ci trovassimo nella nostra regione di residenza, sarebbe davvero complicato potere accedere a queste notizie. E quindi qualora il medico voglia sapere se il suo paziente è vaccinato contro il tetano, il morbillo o un tipo di meningococco, sarà costretto a chiamare o inviare una mail all’Asl di appartenenza, che spesso non risponde e va risollecitata e intanto si rischia di perdere anche del tempo prezioso.
Altro particolare è il trasferimento dei dati vaccinali da una regione all’altra in caso di vaccini occasionalmente effettuati fuori regione o di spostamento di residenza: “Un’attività che viene garantita con cadenza trimestrale dall’Anagrafe nazionale dei vaccini, operativa dal 2019 (con alcune criticità) , in modo che la scheda del cittadino risulti sempre aggiornata con le vaccinazioni fatte indipendentemente dal luogo di somministrazione”. Insomma si spera che la situazione possa migliorare in futuro.