Dove è possibile trovare l’oro in Italia? La domanda potrebbe davvero interessare moltissime persone: ecco le regole.
Forse nessuno si era mai posto il problema fino a questo momento, eppure anche in Italia potrebbero ancora esserci i cacciatori di oro, infatti la percentuale di oro presente nei fiumi è ancora molto alta, ma ci sono delle regole a cui prestare attenzione.
Infatti, cosi come la normativa dice non è più possibile utilizzare dei macchinari industriali per la ricerca dell’oro anche nelle zone in cui viene segnalato, ci sono infatti delle regole alle quali è sempre necessario attenersi.
“A differenza dei beni paleontologici, tutelati a livello nazionale dalle legge n.1089 (Tutela delle cose d’interesse artistico o storico) approvata il 1° giugno 1939 (Gazzetta Ufficiale dell’8 agosto 1939) e successive integrazioni, non esiste una normativa di riferimento per i minerali valida per tutta l’Italia” questo si legge nella nota ufficiale. Ma entriamo nel particolare.
Oro, come fare per cercarlo in Italia?
Come detto prima ci sono delle regole alle quali è davvero impossibile scappare quando si tratta della ricerca dell’oro in Italia, tanto per cominciare ci sono dei luoghi che vengono considerati adatti per la ricerca, mentre altri sono completamente prosciugati.
In Italia ad esempio uno dei posti in cui cercare è quello della riserva del Monte Rosa, ma l’estrazione pare essere davvero costosa, ma i luoghi predisposti sono anche quelli vicino le Alpi e nel Ticino, Orco, Elvo e Olba.
Capito questo, la particolarità di cui tenere conto ha a che fare con il metodo e infatti una volta individuato il luogo, la cosa da fare è quella di cercare di separare le parti sabbiose e i sassi, dal fondale del fiume e poi quello che resta invece nel setaccio, dovrebbe proprio essere oro. Inseguito quello che resta da fare è:
- Sgrossare il fondo del letto del fiume con una rete per prendere le parti sabbiose e i sassi da scartare;
- l’oro é più pesante di altri elementi e la polvere che rimane potrebbe essere composta di questo;
- con un canaletto, lo strumento di legno posto nell’acqua con le scanalature, si lascia scorrere la povere;
- in fondo si deposita la magnetite, la pirite e, se ci sono, anche pagliuzze d’oro.