Novità per chi deve ricevere l’assegno unico, pare siano previsti degli aumenti importanti: ecco chi deve tenerne conto.
Delle importanti novità sono quelle che riguardano l’assegno unico, stando a ciò che riporta il Messaggero infatti sono previsti dei nuovi importi cosi come da volere del Governo Meloni, una novità inserita anche ne Documento di economia e Finanza che è stato appunto approvato nel Consiglio dei Ministri.
Queste nuove regole sono state create principalmente per dare sostegno alla natalità e per chi ha dei figli piccoli, senza contare poi le famiglie numerose: “Oltre agli aumenti, l’esecutivo sta studiando un sistema di sostegni per i servizi dell’infanzia ed educativi, nonché una serie di interventi che possano migliorare la conciliazione del lavoro con la famiglia. Ecco cosa prevede il Def in tema di famiglie e natalità, oltre ai dati della misura a poco più di un anno dall’entrata in vigore dell’assegno unico” questo quanto si legge sul Messaggero.
Cominciamo subito dicendo che fino ad ora l’Assegno unico universale per i figli ha sostenuto 8,56 milioni di figli secondo i dati rilevati a febbraio scorso, con coinvolgimento di 5,4 milioni di famiglie. Tra i mesi di Gennaio e Febbraio del 2023 l’importo per i figli è stato di 165 euro ciascuno escludendo gli importi che vengono dati a chi ha il Reddito di Cittadinanza.
Assegno unico, a chi spettano gli aumenti
Come detto prima per questo 2023 sono previsti degli aumenti per le famiglie che hanno dei figli o che gli aspettano, ma quale sono le differenze e a chi spettano per la precisione.
Tanto per cominciare ci sono aumenti in arrivo specialmente a vantaggio delle famiglie con neonati e i nuclei numerosi, per essere precisi proprio nel nuovo Decreto approvato nel Consiglio dei Ministri: “Si fa riferimento anche al superamento di specifiche criticità che sono emerse in questo primo anno di applicazione della misura. Inoltre, il governo punterà a potenziare tutta una serie di servizi legati alla natalità. In primis, dovrà essere ampliata l’offerta dei servizi dell’infanzia ed educativi, promuovendo misure che possano andare nella direzione di assicurare una migliore conciliazione della vita lavorativa con il tempo libero dei lavoratori”.
Altra cosa importante che ha a che fare sempre con l’assegno unico è quello di puntare sull’incremento dei congedi parentali non solo per le mamme ma anche per i papà.
“Da marzo 2022 a oggi, l’assegno unico ha comportato una spesa di oltre 15 miliardi di euro. Nei primi due mesi del 2023, anche in rapporto all’aumento degli importi di base e alle maggiorazioni previste per quest’anno, la spesa è stata dei 1,4 miliardi di euro” questi infine i dati riportati da Messaggero.