Una guerra nel cuore dell’Europa che dura oramai da 15 mesi e che continua a preoccupare gli analisti sull’esito incerto, non per il vincitore finale, ma la durata dello stesso conflitto
L’ultima controffensiva russa, con la pioggia di missili sulle città ucraine più vicine al confine di questi ultimi giorni, ha fatto nuovamente capire a chi lentamente, ma inesorabilmente, si è anche abituato alle notizie provenienti dal fronte, che la guerra tra Ucraina e Russia sta andando avanti e non ci sono segnali per l’apertura di un tavolo di pace che possa provare a trovare una soluzione.
L’invasione russa dell’Ucraina del 2022 è l’offensiva militare iniziata dalle Forze armate della Federazione Russa il 24 febbraio 2022 che invadendo il territorio ucraino ha segnato una brutta escalation del conflitto russo-ucraino in corso dal 2014. La guerra ha provocato la maggiore crisi per l’accoglienza di rifugiati in Europa dopo la fine della seconda guerra mondiale, tanto che si è ritenuto necessario invocare la Direttiva di protezione temporanea.
Una drammatica guerra alle porte di casa
La guerra è nel cuore della vecchia Europa, sono quindici mesi che la Russia, al culmine di una crisi che viene da molto lontano, ha deciso di invadere il territorio dell’Ucraina innescando un’escalation che non sembra avere fine. Tutti i paesi europei sono coinvolti se non, fortunatamente, direttamente sul campo comunque con forniture di armi che creano altra tensione con la Russia di Putin. Sullo sfondo la battaglia energetica e commerciale che mette apprensione per il rialzo generalizzato dei prezzi delle materie prime. I mesi continuano a passare e non si intravedono segnali incoraggianti di una qualsiasi soluzione a partire ovviamente da quella diplomatica. Non c’è infatti nessun tavolo di pace in vista dove far sedere le due delegazioni per trovare una soluzione diversa da quella dell’annientamento finale del nemico. Sembra ora una guerra di logoramento, con i due eserciti fermi nelle loro posizioni. Infatti, in questo anno di guerra, la Russia ha, a volte, preso temporaneamente il controllo di vaste aree del territorio ucraino. E le forze ucraine ne hanno recuperato con successo gran parte. Ma questo avanti-e-indietro potrebbe significare che la guerra “è qui per restare”, almeno nell’immediato futuro.
Non si intravede soluzione
La previsione finale di alcuni esperti sull’esito della guerra è quella che sarà comunque “Un lungo scenario di guerra, descritto come una sorta di conflitto congelato, in cui si avrà un cessate il fuoco o un armistizio, ma il conflitto rimarrà assolutamente irrisolto”. Intanto il bilancio dei morti in Ucraina continua a salire e quello degli sfollati sta diventando anche un problema umanitario di proporzioni enormi che avrà ripercussioni sull’Europa per molti anni a venire. Josep Borrell, l’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, ne è sicuro e ha recentemente ribadito che Putin non ha nessuna intenzione di cessare la guerra “Purtroppo, quando sento il presidente Putin non posso essere ottimista, perché continua a dire che ha obiettivi militari e, fino a quando non li raggiungerà, non smetterà di bombardare e distruggere il Paese”. Il presidente Ucraino da parte sua non ha intenzione di cedere nessun metro del proprio territorio. Purtroppo in molti ora ricordano le parole del presidente francese Macron di un mese fa, al termine di una telefonata con il leader russo, quando disse poche ma terribili parole: “Il peggio deve ancora venire”.