La bolletta dell’elettricità arriva davvero in tutte le case, ma cosa si deve fare per leggerla nel modo corretto?
Purtroppo la bolletta della luce al momento è davvero una delle cose più temute dagli utenti che per via dei rincari sui quali il Governo sta lavorando, delle volte non riesce ad arrivare alla fine del mese.
![Bolletta Luce](https://tecnologia.notizie.com/wp-content/uploads/2023/04/Bolletta-Luce-Notizie.com_.jpg)
Quello che però in molti sottovalutano è il modo corretto di leggerla, un metodo importante che potrebbe anche aiutare a ridurre i costi: partiamo subito dicendo che lo schema delle bollette in genere è sempre uguale per tutti. La prima cosa da vedere è se si è clienti sul Mercato Libero o sul servizio di Maggior tutela.
Inseguito si procede: con Spesa per la materia prima energia, cioè la voce di costo dell’energia elettrica, quanto si spende in base a quanto si consuma, compresi alcuni costi fissi; Spesa per il trasporto e la gestione del contatore, relativa ai costi inerenti il trasporto e la manutenzione delle reti elettriche di distribuzione, oltre che dei contatori; Oneri di sistema, costi a copertura di attività di interesse generale per il sistema elettrico, pagati da tutti i clienti; Arrotondamenti vari, poi l’eventuale Bonus sociale; IVA e Accise: l’IVA viene applicata al costo complessivo del servizio, mentre l’accisa è una imposta indiretta sul consumo elettrico, gestita dall’Agenzia delle Dogane e Ricalcoli, il Totale bolletta, cui viene aggiunto il canone Rai.
Bolletta Luce: consumi fatturati, rilevati, stimati
Una volta chiariti i punti principali e il dettaglio della prima parte della bolletta, si prosegue con la lettura dei consumi che in genere viene trasmessa in modo automatico da contatore.
![](https://tecnologia.notizie.com/wp-content/uploads/2023/04/Bolletta-luce-Notizie.com-1.jpg)
Il contatore elettronico infatti rileva i consumi seguendo la fascia oraria F1, F2 o F3 in cui avvengono, nella bollette troviamo anche: Consumo annuo (la somma dei consumi fatturati negli ultimi 12 mesi), il Consumo rilevato (consumi attribuiti sulla base delle letture rilevate dal distributore o da autoletture, il Consumo fatturato (il consumo fatturato in base alla tariffa applicata). A cui si aggiunge in genere anche il Consumo stimato.
Nel caso in cui ci si trovasse davanti a Consumo zero, allora nella bolletta sarà presente solo il costo fisso da saldare o invece l’importo negativo che poi viene ricalcolato con la bollette dei mesi successivi. Infine, alcuni fornitori mettono anche i servizi aggiuntivi, come per esempio le informazioni che riguardano il pagamento del Canone Rai e quelle sul Mix Energetico Nazionale.