Quando, nel 1893, un costruttore americano realizzò il progetto, fu celebrato come un genio e ancora oggi le ruote panoramiche affascinano tutti: grandi e piccini
Dall’Esposizione Colombiana di Chicago del XIX secolo, fino al nuovo millennio della ipertecnologica Ain di Dubai. Un viaggio tra le macchine del divertimento, nate come attrazioni temporanee e diventate oggi architetture permanenti dal grande carico simbolico.
A seconda del tipo di meccanismo utilizzato per il loro movimento, le ruote panoramiche possono essere distinte in ruote panoramiche a propulsione periferica e ruote panoramiche a propulsione centrale. Le ruote panoramiche a propulsione periferica sono le prime a essere state inventate e ancor oggi la maggior parte delle ruote esistenti appartiene a questa categoria.
Un divertimento senza tempo
Una volta erano le principali attrazioni dei parchi divertimenti, la loro mole enorme faceva sgranare gli occhi ai bambini e incuriosiva i grandi. Di notte le loro luci si vedevano da molto lontano e aiutavano a definire i contorni della città. Oggi sono diventate altamente tecnologiche, sempre più grandi, sempre più illuminate e con dei tempi di rotazione inimmaginabili 150 anni fa, quando l’ingegnere statunitense George Ferris costruì la prima nel lontano 1893 a Chicago. Quella che gli inglesi chiamano appunto comunemente ferris wheel, legandole per sempre al nome dell’ingegnere di Chicago. Da allora le ruote panoramiche hanno sempre avuto un ruolo iconico, immortalate in tanti film, come l’indimenticabile ed eccentrica Wonder Wheel di Coney Island a New York, nel film “I guerrieri della notte”. La temporaneità è sempre stata una caratteristica fondamentale di questi dispositivi: montabili e smontabili, è sempre stata la loro peculiarità misteriosa, potrebbero non appartenere in fin dei conti a nessun luogo.
Ora opere tecnologiche all’avanguardia
Nel corso degli ultimi decenni le ruote panoramiche hanno avuto un successo così grande da trasformarsi da semplice attrazione a punti cospicui degli skyline delle capitali del mondo. Sfruttando i nuovi materiali e le nuove tecniche ingegneristiche, le moderne ruote rappresentano delle vere e proprie opere architettoniche permanenti dal grande carico simbolico. La più moderna di tutti è l’Ain Dubai, costruita in occasione di Expo 2020, è la nuova ruota panoramica di Dubai, che con i suoi 250 metri è la più alta del mondo. Una ruota dei divertimenti per una città fatta apposta per far divertire i nuovi ricchi. Può ospitare contemporaneamente fino a 1.750 passeggeri, comodamente sistemati a bordo di 48 capsule a doppio vetro con aria condizionata.
Negli anni ha cambiato il panorama di Londra: Il London Eye, pur spodestato in altezza da altre ruote panoramiche, raggiunge comunque la ragguardevole quota di 135 metri. Noto anche con il nome di Millennium Wheel, dato che la sua costruzione è stata terminata nell’anno 2000, regala una vista sulla città e del Tamigi impagabile. Non è altissima, appena 65 metri, ma è la più antica d’Europa. La ruota del Prater, ossia la Wiener Riesenrad, risale infatti al 1896 ed è sicuramente la più romantica d’Europa. La Singapore Flyer, è la terza al mondo per altezza con i suoi 165 metri. Dalla sua sommità lo sguardo può correre per una visuale che arriva a 45 chilometri. È composta da 28 cabine, ciascuna delle quali può ospitare 28 persone. La Pacific Park Wheel, a Santa Monica in California, è situata all’interno del parco divertimenti di fronte all’oceano. La Pacific Park Wheel è la prima ruota panoramica al mondo alimentata da energia solare.