Come fare per ottenere il rimborso Tari? Ecco chi può presentare domanda nel richiederlo: tutto quello che dovresti sapere a riguardo
Moltissimi cittadini si sono chiesti, fino ad ora, come è possibile chiedere il rimborso per la Tari. Ovviamente se è possibile farlo. Per chi non lo sapesse tutti sono chiamati a pagare la tassa sui rifiuti. Con l’obiettivo di poter sostenere i costi del servizio di raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. La maggior parte di coloro che pagano sono quelli che hanno locali o aree che possono produrre rifiuti. A differenza delle imposte sono delle tasse che vengono sì versate dai contribuenti, ma in campo ottengono dei servizi specifici.
Nel caso in cui ci dovessero essere dei disservizi i contribuenti potrebbero richiedere (se ovviamente ne hanno il diritto) un rimborso su quanto è stato pagato. Tutto questo è possibile farlo, ovviamente se ci sono degli specifici casi a riguardo. Pronti a spiegarvi come è possibile attuare tutto questo e richiedere il rimborso.
Come fare per ottenere il rimborso Tari (e chi può richiederlo)
Secondo quanto riportato dalla legge 147/2013 si capisce chi ha il diritto a questo sconto sulla Tari. Nel caso in cui il servizio viene interrotto (se si causano danni o pericoloso alle persone o all’ambiente) il cittadino può pagare solo il 20% della tassa sui rifiuti. Basta presentare una certificazione Asl sul pericolo di salute pubblica. Quindi una riduzione dell’80% se il servizio del Comune è scadente.
Non è finita qui visto che, secondo quanto riportato dalla legge 676/677, chi ha il punto di raccolta dei rifiuti troppo lontano da casa ha diritto a uno sconto fino al 40%.Per poter richiedere riduzioni, sconti ed eventuali rimborsi sul pagamento della Tari si possono seguire due procedure: collegarsi al sito del Comune e compilare la domanda oppure rivolgersi direttamente allo sportello degli uffici comunali.
Chi, invece, non paga la Tari oppure effettua in ritardo il versamento può andare incontro a delle sanzioni. Che si applica al 30% della tassa dovuta. Se il tutto avviene dopo 10 giorni di ritardo, la sanzione verrò ridotta. Basta seguire queste due regole: riduzione alla metà poiché il pagamento è avvenuto entro 90 giorni, riduzione di 1/15 poiché il pagamento è avvenuto entro 15 giorni.
Se, invece, la Tari non viene pagata del tutto le conseguenze sarebbero decisamente più gravi. Altro che sanzione amministrativa: se si supera i 30mila euro si va verso l’evasione fiscale. Tanto è vero che si rischia la detenzione, sotto i 30mila scatta l’illecito tributario.