Paese che vai messaggio che trovi: ecco le chat più usate nel mondo

La storia delle app di messaggistica che hanno rivoluzionato il modo di comunicare nel mondo

WhatsApp, Facebook Messenger, Telegram, Viber e Line sono le app di messaggistica più utilizzate e rappresentano insieme 86 paesi, ovvero il 45% del mondo e il 95% di questo set di dati.

Le app di messaggistica nel mondo – Notizie.com

Quante emozioni dimenticate a causa o per merito, dipende dal punto di vista personale, della tecnologia, adesso è tutto  più veloce, più effimero, per tanti versi più semplice. L’emozione vibrante del gesto di aprire una busta da lettera, il foglio piegato in tre, la scrittura del nostro amore…..niente di tutto ciò è più possibile! Anche se il fascino di carta e penna continua a conquistare una certa fetta di appassionati.

Le app di messaggistica più diffuse nel mondo

Ma come ci si scrive adesso nel mondo? Inutile cercare alternative, il protagonista di questa epoca è sempre lui: lo smartphone e tutte le sue numerose applicazioni, in primis quelle per comunicare. L’elenco delle app con cui ci si scrive nel mondo è molto vasto. WhatsApp è nettamente il servizio più usato soprattutto nei paesi del sud del mondo e in Europa, ma il paese che conta più utenti in assoluto è l’India, dove lo usano quasi 500 milioni di persone. Probabilmente il motivo è da ricercare nel fatto che in paesi come India, Brasile, Sudafrica o Indonesia le persone non sempre hanno la possibilità di accedere a un computer, spesso hanno soltanto lo smartphone, che è meno costoso e più pratico per le esigenze quotidiane. Inoltre, a un certo punto WhatsApp si è accordata con i gestori di telecomunicazioni in vari paesi in modo per essere esclusa dal conteggio dell’utilizzo dei dati mobili degli utenti, diventando velocemente il metodo più facile e conveniente per comunicare rispetto agli SMS, mettendo inoltre a disposizione alcune funzionalità molto apprezzate dagli utenti che gli SMS non hanno mai avuto, per esempio la spunta di ricevimento e lettura. In fondo l’uso di WhatsApp era perfetto per non spendere un capitale in telefonate e SMS verso l’estero.

In molti paesi le app sono l’unico modo di comunicare – Notizie.com –

WhatsApp e Facebook su tutte

Ma, proprio negli Stati Uniti non ha trovato generosa accoglienza, questo probabilmente perché molti qui hanno un iPhone e quindi usano gli iMessage che hanno praticamente tutte le funzionalità degli SMS. L’applicazione di messaggistica più usata negli Stati Uniti è Facebook Messenger. App molto usata anche in Australia, Canada, Danimarca, Filippine, Lituania, Norvegia, Nuova Zelanda, Polonia, Slovacchia, Svezia e Thailandia e Ungheria. Se WhatsApp e Facebook Messenger sono applicazioni molto diffuse, ci sono una serie di app locali utilizzate esclusivamente in un unico Stato. Questo accade soprattutto in Asia. In Corea del Sud è usato unicamente KakaoTalk, Zalo in Vietnam, e WeChat, in Cina. Quest’ultima è un’app praticamente indispensabile nel Paese. Con oltre 1,2 miliardi di utenti mensili, WeChat si caratterizza per essere una piattaforma innovativa che offre messaggistica di testo, audio e video, ma ingloba anche i pagamenti elettronici per tanti servizi online e del mondo fisico, negozi, taxi…Da noi è quasi sconosciuta, ma l’app WeChat è il solo modo di comunicare in digitale in Cina, dove non funziona Google o Facebook.

La app di Telegram sta guadagnando consensi – Notizie.com –

L’avvento di Telegram

Nell’elenco delle app con cui ci si scrive nel mondo non può mancare Telegram. Lanciata dal russo Pavel Durov nel 2013, è bandita in Cina, e conta un numero di utenti attivi inferiore rispetto a WhatsApp, Messenger e WeChat a livello globale: 700 milioni, mensilmente. Sebbene attualmente conti un numero inferiore di utenti attivi rispetto a WhatsApp, è la più utilizzata in Giordania, Bielorussia, Kazakistan, Cambogia, Moldavia, Azerbaijan, Armenia e Kirghizistan. Dagli studi emerge che in Asia si usano più le app locali, ma c’è una presenza più variegata delle app stesse rispetto a paesi come il Sud America dove risulta un’uniformità di scelta.

 

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