Il rublo scivola ai minimi storici: è allarme sui mercati europei

La nazione del presidente Putin sta affrontando, oramai da più di un anno, diversi problemi legati alle dinamiche delle sanzioni e della guerra che hanno portato a un deprezzamento della moneta nazionale che sta avendo importanti ripercussioni 

Il rublo si è indebolito arrivando a essere scambiato oltre gli 80 per dollaro per la prima volta in queste ultime settimane. Inoltre tutte le azioni russe sono scese in picchiata a causa dell’intensificarsi dei rischi geopolitici dovuti alla crisi con l’Ucraina e anche di un forte calo delle stesse azioni di Gazprom dall’inizio dell’invasione dell’esercito russo.

Il crollo della quotazione del Rublo sui mercati monetari – Notizie.com –

L’invasione russa dell’Ucraina del 2022 è l’offensiva militare iniziata dalle Forze armate della Federazione Russa il 24 febbraio 2022, segnando così una brusca escalation del conflitto russo-ucraino in corso dal 2014. La crisi ha portato molte conseguenze dal punto di vista economico per tutte le nazioni europee a causa della diminuzione degli approvvigionamenti energetici provenienti proprio dalla Russia.

Il rublo in caduta libera

A quasi 14 mesi dall’invasione ordinata da Vladimir Putin dell’esercito russo in Ucraina, il timore che la susseguente crisi, soprattutto energetica, potesse colpire l’Europa sembra essere scongiurata, mentre è la moneta nazionale russa a subire in questi giorni i contraccolpi più pesanti. Infatti, nei giorni scorsi, la valuta russa ha continuato a diminuire bruscamente rispetto al dollaro e all’euro e, secondo la Borsa di Mosca, il tasso di cambio è arrivato a segnare oltre 83 rubli per dollaro e più di 91 rubli per euro. Secondo gli analisti, una delle cause di questo crollo inaspettato è l’imposizione da parte dell’Occidente, alla fine dello scorso anno, di un tetto al prezzo del petrolio russo, linfa vitale della loro economia. A nulla sono valsi gli interventi del governo di Putin che ha imposto severe restrizioni valutarie nel Paese per difendere la propria moneta e costringere gli acquirenti occidentali di gas a pagare in rubli. “Ci aspettiamo un ulteriore deprezzamento del rublo e vediamo un elevato rischio di recessione nel prossimo anno”, hanno avvertito in coro tutti gli analisti.

Il presidente russo Vladimir Putin – Notizie.com – Ansa foto

Le ripercussioni interne

Intanto però cominciano a farsi sentire le prime ripercussioni interne di questo deprezzamento della moneta, con racconti da parte di alcuni corrispondenti locali di code agli sportelli bancari di San Pietroburgo per acquistare euro e dollari. Decine di società straniere si sono ritirate dalla Russia da quando Mosca ha invaso l’Ucraina lo scorso anno, ma subiscono ancora il divieto di rivendere le loro attività in Russia. Infatti, circa 2.000 società straniere attendono di ricevere il permesso dal governo russo per vendere le loro attività con sede in Russia e per rimpatriare i capitali all’estero. Ecco perché le autorità si trovano davanti a un bivio: assecondare ulteriormente l’andamento a ribasso del rublo per salvaguardare gli introiti energetici e il bilancio pubblico o frenare gli effetti di un minor valore della valuta sull’inflazione.

 

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