La grande astronave del magnate americano viene fatta esplodere per motivi di sicurezza poco dopo il decollo. Miliardi di dollari in fumo, ma c’è chi parla di successo
Nella mattina di giovedì scorso, il gigantesco razzo Starship della SpaceX è finalmente riuscito a decollare. La missione sarebbe da considerare un completo successo, se non fosse per l’esplosione avvenuta pochi minuti dopo, prima che la navicella raggiungesse lo spazio.
Starship è il vettore spaziale più grande mai costruito. Alto 120 metri e con un diametro di 9 metri, presenta una capacità di carico che varia dalle 100 alle 150 tonnellate. È diviso in due moduli: il razzo Super Heavy, che lo aiuta staccarsi dalla rampa di lancio e poi la navicella Starship.
Un’esplosione che è comunque un successo
Anche se dopo soli 40 secondi dall’essersi staccato dalla rampa di lancio della base in Texas, ai confini con il Messico, il più grande vettore spaziale lo Starship della Space X è stato fatto esplodere per motivi di sicurezza. Il grande sogno spaziale di Elon Musk di andare a colonizzare Marte non è andato in fumo, anzi per lo stesso magnate è stato un grande successo. “Congratulazioni al team di SpaceX per un’entusiasmante lancio di Starship! Abbiamo imparato molto in vista del prossimo lancio di prova, tra qualche mese”, questo il tweet di commento poco dopo aver visto andare in fumo milioni di dollari. L’obiettivo del test era infatti portare Starship nello spazio e farla rientrare a Terra a circa 100 chilometri dalla costa delle Hawaii. La difficoltà più grande per gli ingegneri era infatti proprio quella di riuscire a farla decollare, vista la sua grandezza e la imponente stazza. E questo obiettivo è stato assolutamente centrato aprendo così lo scenario ai nuovi tentativi.
Miliardi in fumo
Il razzo Super Heavy è alto 69 metri e deve contenere tutte le 4000 tonnellate di propellente per staccarsi dalla rampa di lancio, poi la seconda parte del volo, quella che dovrà portare nell’orbita lunare e poi successivamente su Marte, è affidata alla navicella Starship, alta altri 50 metri, con la capacità di contenere fino a 1.200 tonnellate di propellente e un “bagagliaio” così enorme da poter essere sfruttato in molti modi. Questa volta, dopo pochi secondi dal decollo perfettamente riuscito, la separazione del booster prevista pochi minuti dopo il lancio non è avvenuta.
Il razzo ha quindi cominciato a roteare su se stesso e i tecnici hanno pensato di farlo esplodere perché il suo rientro non dava più tutte le garanzie di sicurezza. Starship è alta quanto un palazzo di 12 piani ed è la più grande nave da trasporto riutilizzabile mai testata, ecco perché aver superato comunque il test del decollo, per il suo ideatore e per tutti gli ingegneri, è considerato già un grande successo. Starship è costata quasi 3 miliardi di dollari, a fronte di un investimento di 10 miliardi. Ecco perché per lo stravagante imprenditore sudafricano, con cittadinanza canadese, ma naturalizzato americano, il sogno spaziale continua.