Ancora una volta il tema smartphone è centrale, in che modo lo usano gli utenti e che rapporto hanno con la privacy.
Sicuramente gli smartphone fanno parte della nostra vita sotto tutti i punti di vista, al momento è davvero impensabile potere stare anche solo un minuto della nostra giornata senza guardare lo schermo di un telefono.
Ovviamente un tema centrale per gli utenti è quello della privacy e anche per questo le società come ad esempio Google stanno cercando di correre ai ripari per potere fare sentire le persone sempre più al sicuro: “Google per esempio già a gennaio aveva annunciato l’intenzione di escludere da Chrome tutti i cookies di terze parti, cioè quei piccoli software utilizzati dalle aziende della pubblicità online per seguire gli utenti durante la navigazione e profilarne il comportamento”.
Ma le innovazioni che si stanno mettendo in atto, nel frattempo di capire se queste nuove funzioni possono o non possono essere approvare, non sono finite qua: esiste ad esempio la possibilità di usare i sensori. Ma in che modo?
L’intelligenza artificiale entra anche negli smartphone
Proprio cosi, gli smartphone tra qualche tempo potranno avere a che fare con l’intelligenza artificiale, ma in che modo? Tramite dei sensori: pare infatti che una delle strade più promettenti potrebbe proprio essere quella di utilizzare delle informazioni fisiche che vengono rilevate proprio da loro.
Tra le aziende che si stanno occupando di tutto questo troviamo: NumberEight, una start-up britannica che sviluppa software predittivo basato sul contesto fisico. Sono stati proprio loro che hanno studiato una tecnologia che è in grado di capire dove si trovi l’utente, che cosa sta facendo e che cosa gli piace proprio seguendo tutte le informazioni che sono state registrate.
Ma non è tutto, grazie ai dati forniti dai dispositivi stessi si può anche capire se la persona sta camminando o se sta correndo, se si è al ristorante o al cinema e anche se si sta guardando un film sul telefono e cosi via. Inoltre grazie alla tecnologia presente sul telefono si riesce anche a scoprire delle informazioni più importanti sugli utilizzatori: “Una app di fitness potrebbe per esempio scoprire che siamo abituali frequentatori dei fastfood, e proporci di conseguenza programmi di allenamento mirati e prodotti dietetici. Una app musicale potrebbe scoprire quali brani preferiscono ascoltare gli utenti in treno o mentre fanno jogging”.