Nell’ultimo periodo si stanno moltiplicando le truffe attraverso gli sms: ecco gli errori da non commettere
In una recente intervista rilasciata al nostro sito Ivano Gabrielli, Direttore della Polizia Postale, metteva tutti in guardia sui pericoli che arrivano dal web. “La criminalità ha mezzi tecnologici significativi, reperisce facilmente tecnologie e riesce a riciclare grosse somme di denaro in giro per il mondo. In tutto questo c’è bisogno di investigatori adeguati a rispondere alle richieste di sicurezza da parte dei cittadini, che in rete sono esposti quotidianamente”.
Le truffe online sono aumentate in modo esponenziale, anche a causa dei nostri errori di distrazione: “Non dobbiamo essere superficiali. Spesso siamo portati a semplificare le nostre azioni quando operiamo in rete e ci accontentiamo di cliccare su qualsiasi cosa reputiamo veritiera. Dobbiamo iniziare a dubitare. Il dubbio è l’elemento psicologico che può aiutarci a difenderci”, ha concluso Gabrielli. Ma quali sono le truffe più importanti che si stanno verificando in rete? A cosa dovremmo prestare maggiore attenzione? Il pericolo più significativo arriva dai nostri cellulari. Se è vero che passiamo gran parte della nostra giornata sugli smartphone, è altrettanto vero che i pericoli e le potenziali truffe sono sempre più all’ordine del giorno.
L’attenzione più alta deve essere prestata ai messaggi che arrivano alla nostra utenza privata. Molto spesso nascondono delle vere e proprie truffe. Si tratta di sms fake: in genere l’utente che li riceve legge un testo che sembra arrivare dal proprio istituto bancario, con coordinate precise: la richiesta di aggiornare le credenziali di accesso al sito internet, un’operazione non andata a buon fine che necessita di un’autenticazione, un accredito bloccato: insomma, messaggi che ci invitano a cliccare su un link per risolvere il problema che si è creato. Ma se si seguono le indicazioni, si commette un grave errore.
Chi clicca sui link che vengono mandati, spesso si ritrova indirizzato su pagine che graficamente sembrano identiche a quelle della propria banca: i ladri cibernetici in questo modo tendono a guadagnare la nostra fiducia e ci portano a inserire le nostre credenziali di accesso. Una volta scovati possono agire indisturbati sul nostro profilo, riuscendo a clonare le nostre carte, sostituendosi in tutto e per tutto a noi.
Una tecnica ben collaudata chiamata in gergo “smishing” che viene sfruttata soprattutto attraverso gli sms, canale meno utilizzato dai giovani (che amano soprattutto comunicare attraverso i social network). I truffatori infatti si rivolgono soprattutto alle persone più anziane, generalmente meno attente e più vulnerabili. Come evitare di venire truffati? “Mai aprire link a siti dei quali non si ha sicurezza”, consiglia ancor Gabrielli. Basta un minimo di attenzione in più per evitare guai che possono diventare molto seri.
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