L’Auditel è la società incaricata di rilevare i dati sull’ascolto televisivo italiano grazie a quelli forniti da oltre 16mila famiglie italiane anonime
Per decretare il successo o il fallimento di un programma televisivo sentiamo spesso parlare di dati Auditel. Questi dati non sono altro che le scelte effettuate da alcune famiglie campione dislocate su tutto il territorio nazionale che hanno accettato di far monitorare, tramite un apparecchio collegato al televisore principale di casa, il Meter, ossia i propri gusti televisivi.
Auditel è una società nata a Milano il 3 luglio 1984 per raccogliere e pubblicare dati sull’ascolto televisivo italiano. Il rilevamento è iniziato il 7 dicembre 1986 e i dati di ascolto sono diventati nel tempo la misura del successo o dell’insuccesso delle trasmissioni televisive italiane, espressi tramite lo “share”.
Con l’avvento, sul finire degli anni 80, delle tv commerciali si è sentita la necessità di capire i gusti televisivi degli italiani per indirizzare meglio le pubblicità delle aziende commerciali. Ma con il passare del tempo questo sistema di rilevazione non ha fatto altro che essere il giudizio finale sul successo o sul fallimento di un determinato programma televisivo. La società Auditel ha cominciato a rilevare i gusti e le preferenze degli italiani nel 1986 attraverso un apparecchio chiamato Meter che viene collegato a un campione di famiglie italiane sparse sull’intero territorio nazionale. Quante volte abbiamo sentito parlare dello share raggiunto da una serata del Festival di Sanremo piuttosto che da un film in prima serata, ecco che lo share di un programma televisivo è ricavato calcolando il rapporto tra l’ascolto medio di quel programma moltiplicato per la sua durata e diviso per i contatti netti. Lo share, infatti, è il rapporto percentuale tra il numero medio di spettatori registrato da un programma tv in una determinata fascia oraria e il totale degli spettatori che nello stesso momento guardano gli altri canali mediante lo stesso medium.
Raccogliere questi dati è possibile grazie al Meter, un apparecchio in dotazione alle famiglie campione sparse sul territorio nazionale. Le 16.100 famiglie che formano il campione Auditel, in rappresentanza dell’intera popolazione italiana, sono infatti dotate di questa apparecchiatura elettronica che consente di monitorare, 24 ore su 24, i loro consumi televisivi fruiti su televisore tradizionale, Smart TV, Tablet, PC, Game Console. Il Meter registra quante volte viene acceso in un giorno il televisore, su quali canali viene sintonizzato, quante persone seguono le trasmissioni. L’ apparecchio rileva i dati al minuto per numero di componenti delle famiglie. Il Meter è composto da tre parti: l’unità di identificazione, che stabilisce su quale canale è sintonizzato l’utente, il telecomando, che registra il numero di persone che segue il programma e infine, il Meter vero e proprio, che è insieme memoria e apparecchio di trasmissione, che registra i dati e li trasmette automaticamente alla società Auditel di Milano, la quale provvede poi a metterli a disposizione di tutti, pubblicandoli. L’identità delle famiglie è ovviamente segreta per evitare interferenze che potrebbero falsare le rilevazioni.
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