Nelle profondità dell’oceano gli studiosi stanno cercando di approfondire la composizione di un fluido caldo che fuoriesce dai fondali
Un nuovo studio ha annunciato la sconcertante scoperta di una vera e propria falla nella crosta nelle profondità dell’Oceano. Analizzando le immagini satellitari, un team di scienziati ha individuato una specie di comignolo di gas che sale dal fondo dell’oceano, con una perdita di gas e fluidi dal mantello terrestre a largo delle coste californiane, proprio in prossimità della più famosa faglia della crosta terrestre.
Questa fessura, individuata comunque già da alcuni anni tramite le immagini satellitari, potrebbe rivestire una grande importanza nel determinare addirittura la possibilità di terremoti futuri in una zona dove gli scienziati da sempre attendono il cosiddetto “Big One”, un terremoto dalla proporzioni devastanti.
A largo dell’Oregon, all’altezza della famosa faglia di St. Andreas, quella dal cui movimento da sempre gli scienziati si attendono un terremoto dalla potenza distruttiva, un team di esperti dell’Università di Washington, osservando con attenzione delle immagini catturate dal satellite, avrebbe individuato un’enorme spaccatura sul fondale marino con fuoriuscita di gas e altre sostanze liquide. Il team di ricercatori statunitensi, con la collaborazione di colleghi della Woods Hole Oceanographic Institution, della Western Washington University di Bellingham, dell’Università Statale dell’Oregon, ha avvistato questi flussi a un’ottantina di chilometri dalla città di Newport, a 1,2 chilometri di profondità. La fuoriuscita di fluidi dal mantello sta introducendo nell’oceano quantità massicce di magnesio, silicio e calcio che potrebbero anche cambiare radicalmente la composizione chimica delle acque marine. Un’alta concentrazione di questi elementi può precipitare e depositarsi sul fondo dell’oceano, accumulandosi e solidificandosi.
Il team ha chiamato la fessura, che viene descritta come una sorgente calda, “Oasi di Pitia“, in onore dell’antico oracolo greco che “profetizzava” con l’aiuto dei gas che salivano da una sorgente calda e alteravano la mente. “Si tratta di una eccezionale sorgente di acqua a bassa salinità, ad alta temperatura e ricca di minerali che sgorga dal fondo marino a 1100 metri sotto la superficie al largo della costa dell’Oregon”, hanno dichiarato i ricercatori in un comunicato. “Questo liquido è importante perché abbassa la pressione del fluido tra le particelle di sedimento e quindi aumenta l’attrito tra le placche oceaniche e continentali”. In pratica se il liquido cessasse di scorrere avremmo un segnale molto preciso dell’aumento di tensione fra le placche e quindi della possibilità di un devastante terremoto fra Oregon e California.
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