I dati dell’indagine Beach Litter 2023 condotta dall’associazione ambientalista italiana, fotografano una situazione davvero compromessa su buona parte del nostro litorale
Mentre è alle porte la stagione estiva e quindi l’apertura di quella balneare, arrivano i risultati dell’ultimo report condotto lungo le coste italiane da Legambiente. Oltre il 70% del nostro litorale è invaso dai rifiuti, soprattutto di materiale plastico. E’ stato calcolato che in media ci sono circa 1000 rifiuti ogni 100 metri di spiaggia.
Nel prossimo weekend dal 12 al 14 maggio torna la campagna organizzata da Legambiente “Spiagge e Fondali Puliti”: oltre 180 le iniziative organizzate dall’associazione ambientalista anche nell’ambito della sua campagna internazionale Clean Up the Med per ripulire i lidi dai rifiuti abbandonati sulle coste italiane e su quelle di altri 15 paesi che si affacciano sul Mediterraneo.
Una situazione disastrosa
La stagione estiva è alle porte e con se anche la voglia di andare al mare a cercare refrigerio e relax. Ma la situazione delle nostre spiagge, come purtroppo avviene regolarmente ogni anno durante i lunghi mesi invernali, è disastrosa, perché una valanga di rifiuto continuano a riversarsi sui nostri arenili. A darne conto è una ricerca di Legambiente la beach litter 2023, che ogni anno monitora i 38 lidi relativi a 15 regioni italiane: Liguria, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Marche, Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Molise, Calabria, Sicilia, Sardegna. Dal report è emerso che su un totale di 232.800 mq di area campionata, sono stati contati 36.543 rifiuti, una media di 961 rifiuti ogni 100 metri di spiaggia. “La spiaggia rimane ancora il principale cestino, indifferenziato, delle nostre attività”, ha dichiarato sconfortato Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente. In quadro infatti è abbastanza sconfortante in quanto.
Come una piscina olimpica colma di rifiuti
Purtroppo la situazione e davvero drammatica per molti lidi della nostra penisola, “è come immaginare due corsie di una piscina olimpionica completamente piene di rifiuti” spiega ancora in una nota ufficiale l’associazione ambientalista italiana che dai dati dell’analisi ha rilevato che il 72,5% di tutti questi rifiuti sono composti da polimeri artificiali e plastica, che si confermano così sempre il materiale più trovato. Ma quest’anno a peggiorare il quadro sono i rifiuti di vetro e ceramica, il 9,2% del totale, composti perlopiù da materiale da costruzione, come tegole, mattoni, piastrelle smaltito irregolarmente in spiaggia. Seguono il metallo (6,8% dei rifiuti raccolti) e la carta e cartone (il 3,9% del totale). Il restante materiale raccolto è costituito da tessuti, legno trattato, gomma, bioplastica, rifiuti da cibo e sostanze chimiche. Per cercare di dare ognuno il proprio contributo, il prossimo weekend, dal 12 al 14 maggio 2023 tornerà in tutta Italia il fine settimana di Spiagge e Fondali Puliti, la storica campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio e alla pulizia dei rifiuti abbandonati lungo le coste della nostra Penisola e che vedrà in azione centinaia di volontari e cittadini di ogni età.