L’elettricità resta un argomento della scienza che affascina, ma allo stesso tempo crea apprensione nell’uomo, una paura comunque alimentata dalla scarsa conoscenza
Quante volte, passando nei paraggi di un classico traliccio che trasporta cavi elettrici ad alta tensione, abbiamo ascoltato anche con timore quello strano crepitio che viene emesso dal passaggio della corrente. Uno strano e intenso rumore che mette sempre agitazione e, pensandoci bene, ci fa stare alla larga da una potenziale fonte di pericolo.
I cavi utilizzati per la trasmissione di energia elettrica ad alta tensione possono essere di diversi tipi e possono avere una varietà di applicazioni in strumenti, sistemi di accensione e trasmissione di potenza in corrente alternata e corrente continua. In tutte le applicazioni è fondamentale però l’isolamento del cavo che non deve deteriorarsi a causa dello stress da alta tensione, ozono prodotto da scariche elettriche in aria o inseguimento.
Una di quelle domande che probabilmente ci siamo posti mille volte sul momento, ma che poi abbiamo lasciato cadere insolute: A cosa è dovuto il caratteristico crepitio che sentiamo in prossimità degli elettrodotti? Una domanda all’apparenza banale, ma che ha in sé anche una risposta al contrario non banale perché alla fine, anche se non generato dall’uomo, quel ronzio ha la stessa valenza dell’odore del gas che altrimenti sarebbe inodore e pericolosissimo: farci girare al largo. Ovviamente in questo caso c’è una spiegazione scientifica, il suono, anche piuttosto fastidioso che sentiamo, soprattutto nelle giornate umide, è dovuto infatti al cosiddetto “effetto corona”. Il ronzio avviene perché c’è il campo elettrico nell’isolamento attorno all’aria che fa da conduttore, supera un valore limite e genera delle scariche elettriche. Alcuni degli elettroni che scorrono nei cavi per il trasporto di energia elettrica ad alta tensione possiedono un’energia sufficiente per sfuggire al metallo di cui è composto il cavo e generare quindi attorno a esso un campo elettrico.
L’effetto corona consiste nella ionizzazione dell’aria presente in un sottile strato cilindrico, detto appunto corona, attorno a un conduttore elettricamente carico. La causa del fenomeno è l’intenso campo elettrico che in alcuni casi si stabilisce in questa regione. La ionizzazione si determina quando il valore del campo elettrico supera una soglia detta rigidità dielettrica dell’aria che si manifesta con una serie di scariche elettriche, che interessano unicamente la zona ionizzata. Vicino ai cavi dell’alta tensione, dove il campo elettrico è perciò particolarmente intenso, queste particelle subiscono rapide accelerazioni. Al loro movimento si accompagna un’onda d’urto sonora, una specie di piccolo schiocco, proprio come avviene quando scocca una scintilla oppure, oppure su scala di gran lunga maggiore, quando scocca un fulmine tra una nuvola e l’altra per la differenza di potenziale.
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