Una casa con più proprietari, ma chi è alla fine che decide di effettuare i lavori? Tutto quello che dovresti sapere a riguardo in merito a questo argomento
Probabilmente, molti di voi, si sono posti questa domanda: se una casa ha più proprietari chi è che decide nell’effettuare i lavori? Per chi non lo sapesse, con la comproprietà immobiliare, ognuno è libero di utilizzare l’immobile avendo cura di non danneggiarlo. Ovviamente con l’accordo di tutti i proprietari. Le spese saranno molto più semplici da gestire. Anche perché si va a fare sempre il riferimento alle quote di proprietà.
Non è facile, però, quanto i proprietari sono in disaccordo. Ovvero quelli che non hanno alcuna intenzione di effettuare i lavori e, di conseguenza, non spendere neanche un euro per gli stessi. Come fare in questi casi? Per i lavori di casa vale la distinzione fra ordinaria e straordinaria amministrazione. Questi ultimi devono essere decisi da tutti i comproprietari all’unanimità. Per i primi, invece, è possibile avere la decisione dei proprietari a maggioranza (di quote).
Per le innovazioni è richiesta una maggioranza qualificata pari a due terzi della proprietà. Per chi non lo sapesse la quota di proprietà dell’immobile è direttamente proporzionale alla capacità decisionale. Per i lavori più semplici ogni proprietario può deciderli in autonomia. Per chi deve rimborsare il proprietario (che ha anticipato una spesa) è previsto quando gli interventi eseguiti erano necessari alla conservazione della casa. Chi ha diritto al rimborso? Quando i lavori eseguiti erano imprescindibili.
A fare chiarezza in merito ci ha pensato direttamente la Corte di cassazione. Quest’ultima stabilisce che il diritto al rimborso vale soltanto quando il proprietario in questione ha informato gli altri della necessità dei lavori. Cosa comprendono le spese di conservazione? Quelle di manutenzione, riparazioni e ricostruzioni. Ogni proprietario può far eseguire dei lavori atti ad evitare il deterioramento della casa.
Se invece i proprietari si rifiutano di rimborsare la spesa? Si può andare a finire in tribunale. Anche se bisogna provare due fattori: la necessità dei lavori e l’avvertimento dato agli altri proprietari. In quel caso il giudice potrà passare all’azione. Ai comproprietari è consentito di modificare (sempre in comune accordo) la classica ripartizione delle spese per quota. Se tutto questo non dovesse accadere allora varrebbe fuori il godimento della casa in comproprietà da parte di tutti. Anche se si va a violare l’obbligo di conservazione che grava sui comproprietari.
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