Ennesima presa di posizione dell’immunologa Antonella Viola sugli effetti del vino sulla salute dell’uomo, una crociata personale che va avanti da tempo
Negli ultimi giorni hanno fatto molto discutere alcune dichiarazioni della dottoressa Antonella Viola, che ha dichiarato, in modo anche piuttosto provocatorio, che il vino fa male e chi lo beve non è una persona molto intelligente perché non capisce a quali rischi va incontro.
Alcuni mesi fa suscitò molto scalpore la scelta dell’Irlanda, che aveva deciso di inserire sulle etichette delle bottiglie di vino, ma in generale di tutti gli alcolici, una scritta simile a quella che già si trova sui pacchetti di sigarette, in cui si comunica la pericolosità della sostanza per la salute.
L’eterno dilemma se il vino nuoce davvero alla salute
Che un semplice bicchiere di vino rosso faccia bene è una cosa che ci sentiamo ripetere da sempre, il detto “un bicchiere di rosso fa bene al sangue e al cuore “ era il mantra dei nostri nonni. Ovvio che nessuno può negare gli effetti assolutamente negativi e in alcuni casi anche gravi dell’abuso di alcol, ma i medici si sono sempre divisi sul classico bicchiere giornaliero. Allo stesso modo aveva creato non poche polemiche la decisione unilaterale dell’Irlanda di apporre sulle bottiglie di vino l’etichetta con la scritta che mette in guardia sugli effetti negativi e pericolosi sulla salute dell’uomo. Tanto da spingere gli altri principali produttori europei di vino, Italia e Francia in testa, a cercare una sponda adeguata presso la Comunità Europea con la richiesta di tutelare adeguatamente l’industria vinicola, ma anche rinfacciando all’Irlanda un eccessivo allarmismo.
L’immunologa di nuovo all’attacco
Come hanno dimostrato decenni di ricerca, esiste una diretta correlazione fra vino (o meglio, alcol) e insorgenza di tumori. Mezzo litro di vino al giorno aumenta infatti del 50% la possibilità di ammalarsi di cancro al seno, ma non solo. Bere 4 calici al giorno raddoppia anche il rischio di sviluppare un tumore alla testa e al collo, tanto che l’alcol è responsabile del 6% di decessi a livello mondiale, 1 su 8 a causa del cancro. Ecco la motivazione che ha portato ancora una volta la ricercatrice dell’Università di Padova Antonella Viola, televisivamente diventata famosa ai tempi della pandemia per la sua personale battaglia contro chi decideva liberamente di non vaccinarsi, a scagliarsi contro chi continua a sottostimare gli effetti deleteri dell’alcol sulla salute dell’uomo. “Dire che un paio di bicchieri di vino al giorno non fanno male è falso e pericoloso”, scrive la ricercatrice ribadendo la sua posizione. “L’etanolo, l’alcol che si utilizza in tutti i tipi di bevande alcoliche, è cancerogeno, un recente studio inglese ha dimostrato che su 1000 donne e 1000 uomini che consumano in media una bottiglia di vino a settimana, 14 donne e 10 uomini svilupperanno un tumore a causa dell’alcol. Non a caso, già nel 1988 l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro e l’Organizzazione mondiale della sanità hanno inserito l’etanolo nella lista dei carcinogeni di primo livello”. La polemica insomma va avanti anche se, secondo altri studi, l’alcol non comporta dei rischi se assunto in quantità moderate.