Gli ultimi, soltanto in ordine di tempo, tragici tentativi di sbarcare sulle coste calabre hanno riacceso i riflettori sul problema degli arrivi clandestini. Nuove rotte per sfuggire ai controlli e un mercato illegale di documenti falsi per entrare in Europa
A gennaio sono stati oltre 3.200 i clandestini sbarcati in Italia, più del triplo rispetto allo stesso mese del 2022. Una situazione fuori controllo, soprattutto per l’intensificarsi delle traversate dopo la “pausa” causa Covid, che fa il gioco dei trafficanti e dà un altro colpo al Paese, impossibilitato ad arginare il fenomeno a causa di regole contraddittorie da rispettare.
La “Carta blue Ue” può essere rilasciata ai lavoratori extra Ue altamente qualificati. Si tratta di un canale di ingresso che dal 2012 consente l’assunzione dall’estero, e al di fuori delle quote fissate con il decreto flussi, di lavoratori in possesso di un titolo di istruzione superiore post secondaria (di durata almeno triennale) e di una qualifica professionale riconosciuta in Italia.
I recenti fatti di Cutro, sulla costa calabra, hanno riportato in primissimo piano la tragedia umanitaria dei tentativi di sbarchi clandestini sulle nostre coste. Sbarchi ripresi a pieno regime dopo il periodo della pandemia, ma che soltanto quando il numero dei morti è così elevato arriva in prima pagina su tutti i notiziari con la giusta dose di attenzione. Una piaga alla quale nessun governo in questi anni è mai riuscito a trovare un rimedio, anche a causa di regole internazionali poco chiare che non lasciano spazio di manovra. Pattugliare una rotta non basta perchè i barconi ne battono subito un’altra. Non solo dalla Libia o dalla Tunisia, ora dalla Turchia possono arrivare le carrette del mare con il loro carico di disperazione, infatti proprio da Smirne era salpato quello che ha fatto naufragio a Cutro. Bastano 1500 euro per traghettare, se così si può dire, dalla Turchia in Italia, via Grecia. Tutto perfettamente organizzato, tutto sincronizzato, tranne le pochissime certezze di arrivare a destinazione sano e salvo.
L’ultima novità scoperta è un mercato illegale di documenti di lavoro per il permesso di soggiorno. Nel maggio del 2021, i negoziatori del Parlamento e del Consiglio europeo avevano concordato una revisione della direttiva del 2009 sulla carta blu, per semplificare l’assunzione di persone provenienti dall’esterno dell’UE ai datori di lavoro. Inizialmente presentata dalla Commissione europea nel 2016, a livello europeo la riforma ha rappresentato l’unico cambiamento legislativo degli ultimi anni nel settore della migrazione legale. Quindi un lavoratore straniero entrato in Italia con questo permesso di soggiorno, denominato “Carta blue UE”, ha una corsia preferenziale nel mondo del lavoro e più possibilità di trovare un eventuale impiego. Un passpartout molto ambito per chi decide di mettere in gioco la propria vita in una traversata illegale. E’ stato scoperto un mercato clandestino per questa documentazione così preziosa, con soltanto 150 euro si può entrare in possesso di questa carta blu, che per un clandestino può rivelarsi più importante di un passaporto.
Entra nel vivo la discussione per il nuovo impianto a Pietralata, ora la palla passa…
Per contrastare l'uso indiscriminato della plastica arriva l'ennesima proposta provocazione da parte della Comunità Europea…
La tennista bielorussa ha espresso il suo pensiero riguardo alla situazione del conflitto tra Russia…
Dopo l'annuncio arrivato nei giorni scorsi da parte della Tv satellitare, ora è arrivata anche…
Le parole riguardo la guerra di Henry Kissinger rilasciate in un'intervista alla Cbs hanno aperto…
Nelle ultime settimane, sta circolando una nuova truffa che prende di mira migliaia di utenti…