Ecco cosa ci riserva il domani degli smartphone, dalla tecnologia sempre più spinta alla completa integrazione con la nostra quotidianità, fino ai nuovi materiali per i circuiti elettrici che potrebbero renderli immortali
Il 2022 è stato l’ennesimo anno di grande crescita e sviluppo di nuovi mercati per il settore dei cellulari, soprattutto degli smartphone, con il lancio di nuovi prodotti in tutti i segmenti di mercato. Ma un’attenzione particolare è arrivata alla tecnologia fotografica, per consegnare al device ancora più luminosità e brillantezza delle fotografie e dei movie. Ma le vere sorprese potrebbero arrivare dal cuore dello smartphone.
Pieghevoli, con schermi sempre più grandi dalla qualità incredibile, sempre connessi, il 5G che gli permetterà prestazioni sempre più veloci, e una miniaturizzazione dei componenti sempre più spinta, forse la sfida più grande nel futuro dei cellulari potrebbe essere quella di autorigenerarsi, perché l’obsolescenza programmata, fino ad oggi, ha provocato soltanto danni al pianeta.
I primi cellulari messi in commercio erano sicuramente agli antipodi rispetto ai super tecnologici smartphone in vendita oggi, sempre connessi con il mondo, ma erano praticamente indistruttibili. Oggi, la delicatezza dello schermo e la componentistica interna lo rendono un oggetto molto costoso ed estremamente delicato. Forse la vera sfida del futuro per gli ingegneri potrebbe essere proprio questa. Da tempo si parla infatti di circuiti elettrici interni, flessibili, resistenti e riciclabili, insomma indistruttibili. Tutti i dispositivi assemblati fino ad oggi contengono al loro interno i classici cavi saldati tra loro che, all’interruzione della comunicazione per qualsiasi motivo smettono di funzionare e rendono il device praticamente “morto”. Il nuovo materiale scoperto e messo a punto dagli ingegneri che si stanno occupando di queste nuove tecnologie sarebbe in grado di autoripararsi e riconfigurarsi, e potrebbe permettere di riciclarli interamente alla fine della loro vita.
Un team di ricercatori, al lavoro per trovare un rimedio all’interruzione del passaggio elettrico, ha scoperto le capacità straordinarie dei cavi flessibili che, anche se bucati o danneggiati, continuano a funzionare e a trasmettere energia elettrica. Questo processo di rigenerazione, che potremmo chiamare miracoloso, è possibile grazie all’utilizzo di minuscole gocce di metallo che passano all’interno di un polimero gommoso per essere isolate. Grazie a queste particolari proprietà, i circuiti contenenti questi nuovi cavi sono flessibili e continuano a funzionare anche se estremamente danneggiati. Ad esempio, se vengono bucati invece di perdere totalmente la connessione, come nel caso dei cavi elettrici tradizionali, le goccioline si uniscono attorno al buco apertosi e continuano a trasmettere energia. I circuiti possono anche allungarsi e continuare a funzionare.
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