Che cosa è il caso di fare quando ci si trova in presenza di una eredità con debiti? La soluzione è quella di accettare o rinunciare.
Forse non sarà capitato cosi spesso di trovarsi in una situazione del genere, eppure può succedere che ci si imbatta in una eredità che al suo interno presenta dei debiti anche non indifferenti.
E allora proprio in quel caso la domanda che sorge spontanea è la seguente, che cosa conviene fare accettare o rinunciare? Ovviamente le due procedure sono molto diverse e di conseguenza hanno anche degli effetti completamente contrari e non sostituibili.
Cominciamo subito dicendo che nel caso di accettazione con beneficio dell’inventario si può mantenere la distinzione tra il patrimonio dell’erede e quello dell’ereditario evitando cosi che i creditori del defunto possano in qualche modo intaccare i propri risparmi. Con la rinuncia invece si perdono tutti i diritti e doveri che riguardano l’eredità e quindi non ricevendo nulla, non deve nemmeno rispondere dei suoi debiti.
Eredità con debiti, cosa conviene scegliere?
Una volta capita la differenza tra accettare o rinunciare ad una eredità con debiti, quello che resta da scoprire è che cosa convenga fare quando ci si trova in una situazione del genere.
La rinuncia presuppone che il ricevente non abbia nessun interesse nell’eredità e questo succede quando:
- Il valore dei debiti supera quello dei beni e dei crediti nell’eredità;
- il valore dei debiti eguaglia quello di beni e crediti ereditari;
- il valore dei debiti è inferiore rispetto ai crediti e ai beni ereditari, ma questi ultimi non risultano convenienti per il chiamato all’eredità.
Quindi, forse quello che conviene fare è accettare con beneficio dell’inventario, solo quando: I debiti ereditari sono inferiori a crediti e beni o l’eredità con debiti comprende per lo più beni impignorabili.
“L’accettazione con beneficio d’inventario è di norma consigliabile anche quando si è incerti riguardo al patrimonio ereditario e ai suoi debiti, perché consente di non privarsi del possibile beneficio ma senza rischiare. In situazioni del genere, la convenienza dell’accettazione con beneficio d’inventario si palesa soltanto se si svolge la pratica direttamente in tribunale” questo si legge su Money.it.
Altra cosa importante per potere proseguire con l’accettazione bisognerà anche pagare un contributo unificato che ha valore di circa un centinaio di euro, mentre nel caso in cui si voglia procedere verso la rinuncia si dovrà pagare quasi il doppio. Inoltre è il caso anche di tenere conto delle spese per il notaio a cui ci si deve rivolgere per il disbrigo delle pratiche.