29Quali sono i termini entro cui va saldata una fattura, strumento importante per un professionista o per una azienda per essere pagati.
E’ davvero importante per il professionista o per l’azienda stessa sapere i termini entro cui si deve pagare una fattura, questo aspetto è fondamentale per pretendere il pagamento da parte del cliente e da non ritrovarsi con degli interesse aggiuntivi.
Partiamo dal presupposto che a seconda dei vari servizi, può passare del tempo tra l’emissione della fattura e il saldo: in alcuni casi la scadenza è indicata nel modello della fattura stessa, ma sono maggiori i casi in cui spesso questa indicazione non ci sta proprio, particolare che rischia anche di creare qualche dubbio.
Infatti il motivo per cui nella maggior parte dei casi ci si trova a saldare le fatture sempre in momenti diversi ha proprio a che fare con la non presenza di un termine specifico stabilito dalla legge: “In alcuni casi il pagamento del servizio e l’emissione della fattura sono contestuali, ad esempio quando si fanno degli acquisti in alcuni negozi. Altre volte, il pagamento è addirittura precedente alla ricezione della fattura, come avviene con gli acquisti online, quando la fattura è direttamente spedita insieme alla merce. L’assenza di una regola generale non comporta però la discrezionalità del cliente nell’effettuare il pagamento, tuttavia per capire come comportarsi è necessario valutare ogni caso specifico” questo si legge su Money.it.
Fattura, esiste un termine di pagamento di cui tenere conto?
Come accennato prima, il termine di pagamento per potere saldare una fattura non è deciso dalla legge e non segue delle regole di riferimento, ma esistono dei termini e una scadenza entro cui la fattura deve essere pagata.
Questo termine deve essere ricercato nel contratto di lavoro che viene stabilito dalle due parti, questo accordo non deve per forza essere scritto ma può essere anche un accordo orale che però comprende anche i dettagli del pagamento.
“Tramite un contratto verbale è possibile concordare un pagamento dilazionato, formato ad esempio da un acconto e dal saldo al completamento del servizio. In ogni caso, si applica qualsiasi termine concordato dalle parti, in assenza del quale il pagamento deve avvenire contestualmente alla conclusione dello stesso” si legge su Money.it e ancora: “Si tratta, in realtà, di un principio giuridico che tutti applicano nella quotidianità senza farvi caso e porsi troppe domande. Nella maggior parte degli acquisti quotidiani, infatti, il pagamento è immediato, a prescindere dall’emissione della fattura. Ciò accade in quanto si compiono dei contratti consensuali (categoria a cui appartengono la vendita e la prestazione di servizi) per i quali l’obbligo giuridico nasce quando le parti si stipulano il reciproco consenso, anche implicito”.
Capito questo, esistono anche dei termini entro cui, qualora la fattura non venisse saldata, si andrebbe incontro alla prescrizione e sono:
- 10 anni per la vendita di beni o esecuzione di servizi;
- 5 anni per esecuzione di attività periodiche i cui pagamenti devono essere eseguiti almeno una volta all’anno;
- 3 anni per il pagamento dei professionisti, come medici, avvocati e consulenti del lavoro;
- 1 anno per le fatture degli agenti di commercio;
- 1 anno per i trasporti;
- 1 anno per scuole private e palestre;
- 1 anno per lavori edili e ristrutturazioni;
- 6 mesi per i soggiorni in strutture ricettive, come b&b e alberghi.