La celebre pop star britannica ha cantato e suonato la chitarra davanti alla giuria durante il processo civile in corso a New York per decidere se abbia plagiato il brano ‘Let’s Get it On’ di Marvin Gaye.
Non è da tutti i giorni sentire cantare e suonare davanti al giudice l’imputato di un processo per plagio, ma a New York è successo proprio questo tra lo stupore dei presenti. Protagonista della insolita performance è stato Ed Sheeran, una delle icone musicali di questi ultimi anni. Milioni di dischi venduti in tutto il mondo e idolo assoluto di un’intera generazione.
Non è la prima volta che il cantante affronta un processo per plagio. Sheeran era già stato accusato di aver copiato anche ‘Shape Of You’ che rappresenta uno dei suoi più grandi successi, ma è stato scagionato dall’accusa.
Milioni di dischi venduti negli ultimi anni per una carriera ancora breve, ma costellata di canzoni di enorme successo tra il pubblico. Ogni suo concerto registra nel mondo il tutto esaurito, ma questa volta Ed Sheeran si è dovuto esibire davanti a un pubblico davvero particolare e soprattutto lo ha dovuto fare per difendere la sua identità artistica. Il popolare cantante britannico, infatti, ha scelto di presentarsi con la chitarra in mano davanti alla giuria durante il processo civile in corso a New York per decidere se abbia plagiato o meno il famoso brano ‘Let’s Get it On‘ di Marvin Gaye. Per circa un’ora Sheeran ha descritto il processo creativo alla base del brano incriminato e, per far capire meglio come nascono i suoi brani, ha voluto mostrare in concreto il suo percorso creativo. Cantando e suonando parti della canzone accusata di plagio.
L’accusa, portata avanti dall’avvocato Ben Crump che difende gli interessi degli eredi del coautore della canzone di Gaye, ha dichiarato di avere prove schiaccianti, mostrando ad esempio un filmato di un concerto a Zurigo in cui Sheeran fa un perfetto mash-up dei due brani. Per Crump il video del concerto equivale a una confessione e una prova incontrovertibile di colpevolezza. “Traggo molta ispirazione dalle cose della mia vita e della mia famiglia”, ha detto invece Sheeran, negando di essere stato influenzato dal noto brano di Gaye e raccontando da dove nascono le sue canzoni. Il cantante ha spiegato alla giuria come la canzone incriminata è stata scritta a casa sua in Inghilterra nel 2014, con l’amica e collaboratrice Amy Wadge.
Sul foglio bianco la canzone ha cominciato a prendere forma dopo che aveva pronunciato la frase “Sto cantando adesso” (“I’m singing out now”, che alla fine è stata cambiata per diventare il titolo della canzone ‘Thinking Out Loud’). Così davanti alla giuria ha preso una chitarra acustica da dietro il banco dei testimoni e ha suonato la sequenza di accordi della canzone prima di cantarne l’inizio. Se la giuria riterrà la pop star responsabile per violazione del copyright, il processo entrerà in una seconda fase per determinare un eventuale risarcimento economico.
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