E’ iniziata venerdì scorso la missione europea Jupiter Icy Moons Explorer. Il razzo JUICE, dopo un lungo viaggio, arriverà sul pianeta più grande del Sistema Solare
Partita dalla base spaziale europea di Kourou, nella Guyana francese, il razzo entrerà in orbita attorno al pianeta gigante nel luglio 2031 per studiare da vicino le sue lune ghiacciate Europa, Ganimede e Callisto e valutare l’abitabilità di questi ambienti da parte di forme di vita.
Giovedì scorso le squadre del Centro Spaziale della Guyana avevano interrotto le operazioni di partenza a causa del maltempo, soprattutto per rischio fulmini. Pochi minuti prima del countdown finale, infatti, una grande massa nuvolosa si era avvicinata alla base e la procedura di lancio era stata abortita.
Il penultimo volo per il vettore Ariane 5, che presto andrà in pensione dopo oltre 30 anni di onorato servizio, potrebbe essere stato quello più importante. Decollando alle 14.45 di venerdì scorso dalla base dell’ESA nella Guyana Francese è ufficialmente partita la missione europea Jupiter Icy Moons Explorer, quella che dovrà poi portare la sonda JUICE, tra 8 anni, nel luglio del 2031, a entrare in orbita del più grande pianeta del sistema solare, Giove. Un’avventura incredibile e già complicata a partire dalla procedura di partenza perché, a differenza dei lanci convenzionali che hanno un certo margine di decollo, la finestra di lancio della sonda Juice è precisa al secondo a causa della particolare orbita che dovrà raggiungere.
Come previsto dal programma di volo, la sonda da sei tonnellate si è separata dal razzo 27 minuti dopo il decollo, a un’altitudine di circa 1.500 chilometri. E’ l’inizio di un’odissea di otto anni per JUICE. La missione di punta dell’Agenzia spaziale europea ha come obiettivo di esplorare il quinto pianeta del sistema solare e le sue lune ghiacciate, alla ricerca di ambienti adatti a ospitare la vita. “Abbiamo atteso Juice per molti anni e ne aspetteremo altri otto prima che raggiunga Giove, ma le 24 ore tra il primo tentativo di lancio e secondo sembrano un’eternità”, ha twittato il direttore generale dell’Esa, Josef Aschacher, subito dopo il decollo.
Juice andrà alla ricerca di ambienti abitabili per forme di vita extraterrestri. Non raggiungerà la sua destinazione fino al 2031, a più di 620 milioni di chilometri dalla Terra. Le lune di Giove, Callisto, Europa e Ganimede, sono particolarmente interessanti per gli scienziati perché tutto fa pensare che sotto una spessa calotta possiedano degli oceani di acqua liquida, forse adatti a ospitare la vita. A bordo di Juice c’è anche una placca nella quale sono riprodotti il frontespizio e le due pagine del Sidereus nuncius, il celebre libro in cui nel 1610 Galileo Galilei descrisse le lune al centro della missione spaziale.
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