Dopo l’introduzione della seconda generazione DVB-T2 su tutti i televisori Smart, per la ricezione del digitale terrestre, non si ferma la ricollocazione numerica di alcuni canali
Dalla seconda metà del 2022 è cominciata una vera e propria rivoluzione del digitale terrestre nel nostro paese che ha coinvolto prima la sintonizzazione totale degli apparecchi televisivi per il riordino completo dei canali, poi c’è stato l’avvento del nuovo sistema di trasmissione, più evoluto del precedente. che ha mandato in soffitta più di un televisore. Ora arriva una nuova sistemazione di alcuni dei canali presenti nel palinsesto.
Con una vera e propria roadmap del Ministero dello Sviluppo Economico, nel 2022 è cominciata una lunga transizione che terminerà soltanto in questo 2023 e che sta cambiando per sempre il panorama della TV digitale terrestre nel nostro Paese. L’introduzione del DVB T2 ha portato a una modalità di trasmissione TV più efficiente (rispetto al DVB T) che permette di risparmiare banda e consente una miglior qualità video e audio per i canali anche in alta definizione.
Nel panorama televisivo italiano è in atto, da oramai un anno, una vera e propria rivoluzione, se non nei contenuti o nelle piattaforme disponibili, che comunque continuano ad aggiornarsi e ad aumentare, sicuramente dal punto di vista tecnico. A maggio scorso c’è stato il passaggio al nuovo digitale terrestre DVB T2 poi, poco prima di Natale, per tutte le trasmissioni della TV digitale terrestre è stata dismessa la vecchia codifica audio-video Mpeg-2, e tutti i canali nazionali e locali hanno cominciato ad andare in onda solamente la codifica Mpeg-4, molto più definita e in grado di prestazioni nettamente migliori. In più, random nelle varie regioni, ci sono stati più aggiornamenti nella numerazione dei canali disponibili che hanno costretto gli utenti interessati a effettuare una nuova sintonizzazione dei canali, che non accenna a fermarsi.
Non sembra avere fine quello che è stato chiamato fin dall’inizio lo swicth off dei canali del nuovo digitale terrestre disponibile oramai soltanto sugli Smart tv e sui decoder tv di nuova generazione, quelli predisposti alla ricezione del nuovo DVB T2. Ora a cambiare è la numerazione di alcuni canali che verranno standardizzati in tutta Italia, in modo che sul telecomando a quel numero corrisponderà lo stesso canale da Aosta a Venezia, da Milano a Catania. Una decisione presa in base al decreto legislativo 177 del 31 luglio 2005 che prevede l’adozione, da parte dell’Autorità Garante per le Comunicazioni (AGCOM), di un apposito piano per l’attribuzione delle numerazioni. La maggior parte delle nuove Smart tv effettuerà automaticamente l’aggiornamento della lista dei canali, mentre sui televisori con più anni di vita e sui decoder l’aggiornamento va forzato con la classica procedura di sintonizzazione.
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