Digital Life Alter Ego, è questo il nome del curioso accessorio tecnologico che somiglia a delle cuffia con un microfono.
Forse fino ad ora nessuno ci avrebbe mai pensato, ma esiste un dispositivo che potrebbe davvero cambiare la vita di tutti, stiamo parlando del Digital Life Alter Ego, un curioso dispositivo sviluppato da Arnav Kapur e Pattie Maes, ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (MIT).
Sembrano essere delle cuffie con un microfono che si possono usare in chat ma anche grazi all’utilizzo di sensori e un sistema di intelligenza artificiale che riesce a far partire un dialogo con chi lo utilizza.
“Oggi sta diventando sempre più comune attivare gli assistenti vocali dei nostri smartphone (e di maggiordomi virtuali come Google Home, che proprio in queste settimane stanno facendo il loro sbarco sul mercato italiano): per richiamare la loro attenzione, basta pronunciare il comando previsto (“Ok Google” per i sistemi Android, “Hey Siri” per interagire con iPhone, iPad & c.) e formulare la richiesta” questo è quello che si legge sul sito Focus che conferma come questo dispositivo non ha bisogno di alcun tipo di parole. Per poterlo utilizzare basterà pensare ad una parola chiave cosi che sul nostro visto si possano palesare dei segnali impercettibili che ci collegano a quello che stiamo cercando.
Potrebbe davvero essere il dispositivo del futuro Alter Ego che è in grado di decifrare i segnali che arrivano dalla nostra mente grazie ai sensori che sono presenti al suo interno.
“I 4 sensori presenti sul dispositivo rilevano questi input, successivamente un sistema di intelligenza artificiale ne decifra il significato e lancia la ricerca su Google. La risposta con i risultati viene infine sussurrata all’orecchio dell’utilizzatore attraverso la cuffia. Si tratta di modello particolare, a conduzione ossea, che trasmette il suono direttamente all’orecchio interno (e non al timpano, come avviene con i soliti auricolari): così nessun altro può udire la risposta e oltretutto, per chi la indossa, resta la possibilità di percepire dei rumori ambientali, senza rendere sordo chi la indossa” questo riporta sempre Focus.
Per capirci meglio, il dispositivo è in grado di decifrare o meglio leggere la nostra mente sia per le parole che per le cifre che vanno dallo 0 al 9, ma come se non bastasse dalle prove effettuate è anche riuscito a suggerire l’ora locale corretta e anche gli altri fusi orari, la popolazione di alcune grandi città, le mosse corrette in una partita di scacchi e i risultati di calcoli aritmetici.
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