Le parole riguardo la guerra di Henry Kissinger rilasciate in un’intervista alla Cbs hanno aperto un dibattito
La guerra tra Ucraina e Russia, che ha ormai superato il suo primo anno, sta ancora attualmente incidendo sulle dinamiche internazionali, creando problemi politici, sociali ed economici per le nazioni coinvolte.
Tuttavia, secondo l’ex segretario di Stato americano Henry Kissinger, questo conflitto potrebbe trovare presto una soluzione. Kissinger ha suggerito che la mediazione diplomatica di una grande potenza come la Cina potrebbe essere la soluzione migliore per ottenere finalmente la pace.
In effetti, durante l’incontro di marzo con Xi Jinping, il presidente russo Putin si era detto disponibile ai negoziati, alimentando la speranza che il gigante asiatico possa essere in grado di mettere fine al conflitto.
Tuttavia, secondo Kissinger, la pace ottenuta dai negoziati potrebbe non includere la restituzione dei territori conquistati da Mosca in questi mesi. Al momento, resta ancora incerto se ciò sarà possibile o meno, ma molti Paesi hanno fiducia nell’intervento della Cina per mettere fine al conflitto.
La previsione di Kissinger e le conseguenze
Anche il presidente francese Emmanuel Macron ha riposto fiducia nella Cina sulla decisività dell’intervento nel conflitto, predisponendo un colloquio con il ministro degli Affari esteri cinese Wang Yi. Tuttavia, Kissinger si è detto disponibile a parlare direttamente con Putin, anche se ricoprirebbe puramente il ruolo di consigliere.
Le parole di Kissinger hanno destato non poco stupore, considerando il contrasto fra i suoi interventi e le politiche attuate dalle amministrazioni statunitensi. L’ex segretario statunitense ha criticato le politiche espansionistiche della Nato, attribuendo loro la causa del deterioramento dei rapporti fra la Federazione Russa e il Patto Atlantico, ma ha anche ammesso di aver compiuto un errore di valutazione nel conflitto.
Bisogna comunque ricordare che il piano condiviso dalla Cina in occasione dell’anniversario dell’invasione resta comunque piuttosto equamente moderato. I 12 punti contenuti nel documento riguardano i diritti di entrambe le parti coinvolte nel conflitto, compresa la richiesta di evitare il nucleare e la protezione dei civili.
La Cina ha dichiarato di rispondere alla crisi umanitaria senza inutile politicizzazione e si è impegnata nella promozione della pace e nel dialogo fra Russia e Ucraina, in nome di “neutralità e imparzialità”, oltre a richiedere lo stop delle sanzioni unilaterali.