ChatGPT bloccato nel nostro Paese, ci sono le alternative? La risposta è sì: tutto quello che dovresti sapere
Arrivata anche in Italia come una grandissima novità, negli ultimi giorni la notizia che il Garante per la Privacy ha deciso di bloccare il tutto. Ovviamente stiamo parlando di ChatGPT, applicazione di intelligenza artificiale più conosciuta ed utilizzata al mondo. Un duro colpo per moltissime persone del nostro Paese che non possono più usufruire di questo servizio. Anche se, a dire il vero, la società madre come ‘OpenAI‘ ha ribadito che si tratta solamente di un arrivederci.
Quindi, le possibilità di ritornare ad utilizzare l’applicazione, sono molto alte. Anche se, nell’attesa, si possono utilizzare anche valide alternative. Tra queste c’è chi vuole sfruttare l’IA in modo specifico (DeepL Write per traduzioni, Elsa Speaks per apprendimento delle lingue, GitHub Copilot per programmazione, Midjourney per creare immagini) e chi invece si avvicina (anche se di poco) a ChatGPT.
Quali sono, però, queste applicazioni? Una su tutte è la Perplexity.ai. Stile ‘Google’, con la differenza che i risultati non sono solo link. Come se fosse una chat, dà due tipi di risposte (scritte): “concisa” e “dettagliata”. You.com: come se fosse un motore di ricerca tradizionale. Proprio come Google restituisce link, foto, video. Possiede una funzionalità che prende il nome di ‘YouChat‘. Tende a rimandare ai link delle fonti utilizzate.
Bing Ai: by Microsoft. Dopo aver speso miliardi su OpenAI integra la tecnologia nel suo prodotto. L’obiettivo è quella di ricreare un dialogo. ChatSonic: si paragona a ‘ChatGPT’. Con la differenza che pesca dalla Rete in tempo reale. Non solo: pone domande sia in forma scritta che con istruzioni vocali.
Rytr: punta molto sulla produzione di contenuti. Oltre ad avere una funzione “Chat” c’è anche l’opzione “Copy“. Come funziona? L’utente descrive un argomento, sceglie la lingua e il tono e poi indica cosa vuole ottenere. Questa funzione ha la capacità di: produrre nomi per un nuovo marchio, idee per un blog, lettere di presentazione, testi di email, biografie, pubblicità. Anche canzoni (tanto per non farci mancare nulla).
In conclusione troviamo anche ‘Google Bard‘. Prodotto da Lamda, è considerato una delle più grandi invenzioni. Tanto da avvicinarsi all’intelligenza artificiale. In questo momento è sottoposta ancora a test. Fino a questo momento non è ancora utilizzabile in Italia. Non è da escludere che tutto questo possa avvenire quanto prima.
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