Quante volte ci è capitato sottomano una banconota riparata con lo scotch e ci siamo posti sempre la stessa domanda: ha ancora il suo valore?
Passano di mano in mano senza che ce ne rendiamo neanche conto, le banconote rovinate, scritte o addirittura riparate con mezzi di fortuna, circolano liberamente. Ma forse non tutti sanno che possiamo anche rifiutarci di riceverle come resto e, se siamo noi i commercianti, possiamo rifiutarci di accettarle per un pagamento.
La carta di pagamento (debito e credito) risultava, fino a qualche anno fa, essere utilizzata per pagamenti di importi medi di 50-70 euro, a seconda della tipologia di esercente. Oggi la media dei pagamenti è sensibilmente diminuita e non è raro imbattersi in pagamenti anche di pochi euro effettuati con la moneta elettronica.
Sarà capitato a tutti una volta nella vita di ritrovarsi con dei soldi strappati o consumati. Banconote scolorite, troppo sgualcite, disegnate o scritte con messaggi vari, fino addirittura a ritrovarsele tra le mani strappate o riparate alla meglio con lo scotch. L’abitudine quotidiana è continuare a scambiarle tranquillamente, soprattutto effettuando acquisti nei negozi, senza stare lì a farsi troppe domande, ma molti si saranno anche chiesti se sono ancora in corso di validità ridotte in quel modo. La prima cosa da sapere è che, sia se siamo noi a riceverle come resto, sia se stiamo ricevendo un pagamento con una banconota rovinata, possiamo tranquillamente rifiutarci di prenderla. Quindi, ad esempio, alla cassa del supermercato, il consiglio è sempre quello di esaminare le banconote e chiedere subito all’addetto di cambiare quelle eventualmente rovinate, perché una volta tornati a casa, sarà poi molto difficile ottenere il cambio.
E’ la stessa Banca d’Italia, incaricata di stampare e successivamente mettere in circolazione banconote nuove proprio in sostituzione di quelle troppo usurate, che potrà cambiarle. Innanzitutto le banconote strappate o rovinate non cessano di essere valide, ma potrebbero non essere accettate in base all’estensione dello stato di alterazione della banconota rispetto alle sue dimensioni o al grado di usura, troppo scolorita, o troppo scarabocchiata tanto da non far capire neanche il reale valore della stessa. Le banconote da sostituire possono essere presentate presso una delle filiali della Banca d’Italia presenti presso tutto il territorio nazionale che provvederà a esaminarle per garantire comunque l’autenticità. Infatti, l’unico requisito richiesto è che le banconote strappate e mutilate rappresentino più del 50% della banconota originale per poter essere considerate valide e quindi poi sostituite.
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