Pare proprio che il Governo sia a lavoro per inserire delle regole nuove che hanno a che fare con gli autovelox e il loro funzionamento.
Eâ un argomento che proprio in queste settimane è finito al centro dellâattenzione del Governo e in particolare del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini che ha chiesto di: âPotere intervenire in modo definitivo sul loro utilizzo per evitare gli usi impropri, visto che in alcuni casi vengono usati solo per fare cassa. Bisogna trovare il modo di avere bilanci piĂš sani senza pesare sulle tasche degli automobilisti e motociclisti senza realizzare una reale sicurezza stradaleâ.
Insomma un argomento che sta davvero molto a cuore al nuovo esecutivo e che in tutti i modi sta cercando di lavorare per potere migliorare la situazione specialmente dal punto di vista dei guidatori.
Il ministro sempre nel corso del Consiglio alla Camera ha anche confermato come: âil Mit è âal lavoro per una revisione integrale del codice stradale che riguarderĂ anche la mobilitĂ a 2 ruote e i monopattini che per molti sono unâopportunitĂ mentre per altri un problema. Un pacchetto organico di revisione del codice della strada che riguarderĂ anche i dispositivi come gli autoveloxâ.
Insomma pare proprio che il Ministro Salvini non abbia nessuna intenzione di mollare in fatto di autovelox e in genere per quanto concerne il codice delle strada o quantomeno alcune delle sue regole.
Ad avere condiviso lâidea del Ministro, anche il Codacons che cosi come si legge sullâAdnkronos, ha ricordato come: âSolo nel 2021, in base ai dati ufficiali sui proventi delle sanzioni stradali pubblicati dagli enti locali, gli autovelox nelle principali 21 cittĂ italiane, hanno generato incassi per 46,9 milioni di euro . Il record spetta a Milano che, grazie agli strumenti di rilevazione automatica della velocitĂ , ha elevato sanzioni per 12,9 milioni di euro, seguita da Genova (6,2 milioni di euro) e Torino (5 milioni)â.
Certamente qualcosa che va risolto al piÚ presto, non è la prima volta che si sottolinea il fatto che gli autovelox stessi siano inseriti in punti strategici delle città solo per potere in qualche modo arricchire le casse dei Comuni.
Della stessa idea anche Massimiliano Dona, presidente dellâUnione Nazionale Consumatori, che ha chiesto al Ministro di ascoltare anche le associazioni di consumatori e aggiunge: âAbbiamo depositato da anni in Parlamento le proposte di modifica al codice della strada per aumentare la sicurezza, evitando al tempo stesso abusi, sugli autovelox fissi, ad esempio, chiediamo da anni che siano i Prefetti a fissare i limiti di velocitĂ , visto che giĂ li devono autorizzare con un loro decreto e che sia una loro responsabilitĂ decidere lâesatta posizione e non il semplice km della postazione di controllo, troppo spesso piazzato in modo nascosto dai comuni subito dopo una curva e non correttamente segnalato e visibile come prevede il Cdsâ.
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