L’obiettivo sembra non essere più l’intera vettura, bensì alcune specifiche e costose parti che vengono accuratamente smontate dai ladri di turno
Il trend del business dei furti, che oggi vede i ladri d’auto strutturati in organizzazioni criminali e dotati di dispositivi tecnologici non più soltanto per sottrarre rapidamente l’auto, ma per rubare importanti e introvabili pezzi di ricambio ipertecnologici.
Cresce il numero delle vetture rubate ogni giorno sulle strade italiane e diminuisce, invece, la percentuale di ritrovamento, sotto la soglia del 40%, in pratica soltanto 4 auto su 10 vengono ritrovate dalle forze dell’ordine. Ma è cresciuto in maniera imponente il furto di parti di ricambio su commissione, cannibalizzando la vettura di turno.
I furti d’auto sono in crescita in tutta Italia, con stime che li danno addirittura su livelli superiori al periodo pre-pandemico e, soprattutto in alcune specifiche regioni d’Italia, siamo all’allarme rosso. A nulla servono nella maggior parte dei casi sistemi di antifurto o di bloccaggio dei vari componenti della stessa auto. I furti di automobili restano in tutto il paese una costante, anche se ultimamente i malintenzionati sembrano proiettati verso altri tipi di considerazioni. Infatti i ladri di automobili sembrerebbero orami orientati verso la cannibalizzazione dell’auto, con dei furti su commissione solo su determinati componenti della vettura che, per mancanza di pezzi di ricambio o per il valore vero e proprio del pezzo da trafugare, sono diventati un business più redditizio e anche più sicuro se consideriamo che non c’è lo spostamento dell’auto con tutti i rischi connessi ai nuovi sistemi di allarme che possono monitorare in tempo reale se la vettura si sposta, avvertendo anche il proprietario.
Non interessa più quindi l’intera automobile, bensì i pezzi di ricambio da rivendere al mercato nero, poco ingombranti e veloci da smontare, garantiscono un rapido e cospicuo guadagno. Un fenomeno cominciato anni fa con il mercato delle marmitte catalitiche. Poi c’è stato il boom delle batterie al litio che, con l’aumentare delle vendite di macchine elettriche o plug-in, ha visto lievitare la richiesta sul mercato nero per via del costo molto elevato del cosiddetto “pacco batterie” da cambiare che arriva a sfiorare i diecimila euro. Ora è la volta dei volanti delle automobili, soprattutto quelle di lusso. Stanno arrivando infatti ai posti di Polizia sempre più denunce e segnalazioni di automobilisti che si sono visti portare via dalla propria vettura soltanto il volante. Strumento che è diventato in effetti un piccolo computer, in grado di controllare varie funzioni del mezzo, non solo autoradio e navigatore. Una problematica non da poco, che tiene in apprensione migliaia di cittadini in ogni parte d’Italia. Una tipologia di furto che comunque può provocare non pochi guai alla nostra automobile e soprattutto alle nostre tasche.
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